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Grand Tour, grandi tavole Gli antichi Stati italiani e le loro cucine
11 Febbraio alle 19:00 - 22:30
4 – Lo Stato Pontificio
Conversazione con Jlia Pasquali Cerioli e Maria Canella
Pranzo a tema
Cari Consoci,
martedì 11 febbraio avrà luogo il quarto appuntamento del ciclo di conversazioni e di pranzi sugli antichi Stati Italiani che sarà dedicato allo Stato Pontificio: sebbene la sovranità temporale dei papi avesse avuto fine il 20 settembre 1870 con l’apertura della breccia di porta Pia, infatti, la ferita aperta da quella che resta pur sempre l’aggressione di uno Stato sovrano verso un altro fu ricucita soltanto l’11 febbraio 1929 con la firma dei Patti lateranensi e la costituzione dello Stato vaticano, che condusse alla conciliazione fra l’Italia unita e la Santa Sede, celebrata anche dall’apertura, su progetto di Marcello Piacentini, dell’omonima via con la sua monumentale prospettiva sulla Basilica di San Pietro.
L’attuale Città del Vaticano, tuttavia, non è neppure un’ombra di quello Stato pontificio che si formò nel tempo (anche grazie a “titoli” quali la famigerata donazione di Costantino la cui falsità fu dimostrata da Lorenzo Valla già nel 1440, in un trionfo della neonata filologia umanista immediatamente posto all’indice dei libri proibiti), dapprima, con il progressivo consolidamento del controllo dei papi su un territorio che, pur trovandosi sotto il dominio di fatto delle grandi famiglie baronali romane, aveva continuato ad appartenere al Sacro Romano Impero almeno fino al 1177, quando, con la pace di Venezia, Federico Barbarossa rinunciò definitivamente alla tutela sui domini del romano pontefice, e, poi, con una spregiudicata politica espansionista, che portò i papi, divenuti in tutto e per tutto signori rinascimentali, ad estendere (talora indossando personalmente l’armatura) il loro domino temporale fino all’Umbria, alle Marche, alla Romagna, a Ferrara e a Bologna.
Il successo mondano dei papi, ben rappresentato dalla gloria della Roma rinascimentale e barocca, che eclissa addirittura i monumenti di quella imperiale, tuttavia, non poteva non dare luogo ai contrasti che continuano tuttora a colpire anche il visitatore casuale, costretto a destreggiarsi fra quantità ingestibili di opere d’arte ma anche di cinghiali randagi: dal paradosso di un potere temporale che non poteva non compromettere quello spirituale su cui pure voleva trovare fondamento; all’ossimoro della città più moderna d’Europa in cui continuavano a pascolare le greggi provenienti dalla sua campagna più arretrata; all’antitesi fra un’estetica pubblica ispirata ai più alti valori celesti e una quotidianità di materialismo rasoterra condito da un atteggiamento di costante e scanzonato cinismo, ben rappresentata dalla riduzione a Pasquino del busto ellenistico di Menelao che sostiene il corpo di Patroclo, tuttora abbandonato agli elementi su un angolo di palazzo Braschi.
La serata avrà inizio, alle 19, con una conversazione intorno allo Stato Pontificio, fra potere spirituale e potere temporale condotta da Maria Canella con il professor Jlia Pasquali Cerioli, ordinario di diritto ecclesiastico presso l’Università degli Studi di Milano e proseguirà intorno alle ore 20,30 con un pranzo, dedicato a una selezione di piatti, ormai perduti, dell’antica cucina romana, propri del tempo di carnevale che ben rispecchiano l’ethos della città eterna nell’età moderna (purtroppo, quindi, niente amatriciana, carbonara e gricia).
Il costo del pranzo sarà di 45 Euro a persona per un numero massimo di 74 partecipanti seduti.
Le prenotazioni e le disdette dovranno pervenire entro venerdì 7 febbraio, (per le disdette che giungessero oltre tale data il costo della serata sarà comunque addebitato sempre che non subentri un consocio in lista d’attesa).
Per partecipare, cliccare il pulsante “ISCRIVITI” qui sotto.
Si raccomanda d’informare i propri ospiti che la sera in foresteria è indispensabile l’abito scuro.
Cordiali saluti,
IL DIRETTORE ALLA CULTURA IL DIRETTORE ALLA CUCINA
Francesco Donati de’ Conti Romualdo Richichi